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8 Marzo: e se celebrassimo anche la prevenzione per le donne?

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prevenzione per le donne

prevenzione per le donne

Fino a qualche anno fa, l’8 marzo rappresentava una giornata caratterizzata da mimose, divertimento e uscite con le amiche.

In passato, invece, era più forte il riferimento all’origine storica e politica di questa ricorrenza, collegata al suffragio universale e alla lotta, ancora attuale, per la parità di genere: condizione che prevede che tutte le persone, a prescindere dal proprio genere, abbiano pari trattamenti, uguale facilità di accesso alle risorse, medesime opportunità.

Oggi  è un giorno sia di celebrazione della donna che di consapevolezza. E’ un giorno in cui si mettono al centro le urgenze, la complessità e la ricchezza del mondo femminile che, sempre di più, conferma del proprio ruolo crescente nel campo del lavoro, delle tecniche e della rete familiare, con compiti non più articolati solo sul ruolo mamma-casa-pappa, ma con responsabilità e funzione di armonizzatrice tra le esigenze personali e il fermento della società contemporanea.

La donna è sempre più in equilibrio tra impegni, quotidiano, amore, figli, lavoro, ma anche, cura di sé, attenzione al proprio io, ricerca del proprio benessere.

Le donne hanno assunto, e lo confermano le statistiche nell’ultimo decennio, un atteggiamento più informato e consapevole su chi sono, quanto valgono e cosa desiderano per stare meglio. Da questa consapevolezza scaturiscono un maggior utilizzo di servizi per la prevenzione, la crescita di richieste di informazione sulla propria salute, sui programmi di screening, su cure e iniziative che promuovono check up, analisi e monitoraggi.

Approfittiamo dell’8 marzo per ricordare a tutte le donne di essere al centro del proprio agire e pensare alla prevenzione!

I consigli per la prevenzione

Molto utili le indicazioni pubblicate dal Ministero della Salute per la prevenzione della donna in ogni fase della sua vita:

 Vaccinarsi è molto importante, tra le vaccinazioni raccomandate quella contro il papillomavirus umano (HPV), ma non solo: rosolia, morbillo, parotite, varicella pertosse e influenza possono essere dannose per le donne in gravidanza e i nascituri

 Aderire a programmi di screening per favorire la diagnosi precoce dei tumori

 Fare movimento tutti i giorni, l’attività fisica costante riduce il rischio di ammalarsi, migliora il benessere psicologico e influisce positivamente sui rapporti sociali

 Seguire un regime dietetico controllato, aiuta a prevenire le complicanze cardiovascolari e osteoarticolari che possono insorgere durante la menopausa

 Limitare il consumo di alcol, per una donna adulta e in buona salute è raccomandato di non superare un consumo giornaliero di 1 unità alcolica

 Smettere di fumare, migliora lo stato di salute generale, la forma fisica e l’aspetto esteriore

 Adottare stili di vita sani durante tutta la vita per promuovere un invecchiamento sano

La polizza PER TE di ITAS prevede, al fianco delle coperture infortuni, coperture dedicate alla prevenzione delle salute della donna.  Se programmi poi delle visite o dei richiami specifici abilita il servizio Reminder sull’Area Riservata: ITAS ti ricorderà di avere un appuntamento con la tua salute!

Le strisce pedonali 3D arrivano anche a Trieste: l’illusione ottica per far rallentare le auto

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Chiunque spingerebbe il piede sul freno, rallentando e fermandosi.

Muri bianchi che si alzano dal manto stradale per garantire il passaggio i pedoni. Anche Trieste si è dotata di strisce pedonali in 3D.

È chiaro che non si tratta di strutture che emergono dalla strada ma di un’illusione ottica, creata però con l’intento di scoraggiare gli automobilisti che non si fermano in presenza delle strisce, spesso addirittura schivando i passanti.

Di recente, queste strisce pedonali 3D sono comparse anche a Trieste, in via Marchesetti, forse realizzate da un cittadino. Il punto scelto non è casuale visto che nel 2016 proprio lì perse la vita una ragazza di 15 anni, falciata da un’auto in corsa proprio mentre attraversava la strada.

Le strisce pedonali 3D, a Trieste come altrove, sono state realizzate utilizzando una particolare tecnica in cui per effetto di tre differenti colori, le bande bianche sembrano sollevarsi dal suolo, teoricamente impedendo il passaggio agli automobilisti.

Vedendole, l’istinto è quello di rallentare. Non dovrebbero neanche essere necessarie visto che fermarsi prima delle strisce dovrebbe essere preciso dovere di chi guida, obbligo purtroppo non sempre rispettato.

Negli ultimi anni, questa soluzione è stata vista in numerose città del mondo. In Italia è già stata utilizzata a Bologna mentre all’estero esiste in India, in Russia e in Cina e in Islanda.

Secondo voi quest’effetto ottico servirà ad educare gli automobilisti indisciplinati o una volta scoperto “l’inganno”, continueranno a non fermarsi alla vista delle strisce pedonali?

Fonte: Greenme.it