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Addio a Jo Garceau, la “mamma” delle Pigotte Unicef

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pigotta

Jo Garceau è stata l’ ideatrice della famosissima Pigotta, la bambola di pezza di Unicef.
Nata nel 1938 in America da padre francese e madre pellerossa della tribù dei Cherokee, Joanna Adelina Garçeau era arrivata in Italia, a Roma, grazie a una borsa di studio.

Prima cantante poi attrice, lasciò tutto per sposarsi con un avvocato e andare a vivere a Cinisello.

Volontaria Unicef, nel 1988 ebbe l’idea della Pigotta, che diventò la bambola ufficiale dell’Unicef nel ’99. Jo si impegnò senza risparmiarsi per incontrare scuole, circoli culturali per spiegare il suo progetto e come dovevano essere fatte le bambole, uguali per dimensioni ma ognuno poteva farle come voleva.

Fonte: La Repubblica
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L’emozionante storia di Bill Conner, 57enne del Wisconsin

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Un papà che ha percorso più di 2.000 km per incontrare l’uomo che ha il cuore di sua figlia Abbey, morta a 20 anni, in seguito ad un incidente.

Per lui, lo scorso 18 giugno, giorno della Festa del papà negli Stati Uniti, non è stata una giornata come tutte le altre.
Era stata proprio Abbey, qualche anno prima, a registrarsi volontariamente come donatrice di organi.
Così quando ne è stata decretata la morte in un ospedale di Fort Lauderdale, in Florida, quattro organi e altri tessuti del suo corpo sono stati utilizzati per salvare le vite di diverse persone.
Tra loro Loumonth Jack Jr, a cui erano stati dati massimo 10 giorni di vita dopo un terribile attacco di cuore.
Il padre di Abbey aveva inviato quattro lettere alle persone che avevano ricevuto gli organi della giovane, chiedendo se qualcuno fosse interessato a conoscere, appunto, il padre della loro salvatrice.
L’unico a rispondere è stato proprio Jack Jr che è ancora vivo grazie ad Abbey.
Quando Bill è arrivato a Baton Rouge, dopo il lungo viaggio in bicicletta, organizzato anche per sensibilizzare le persone alla donazione degli organi, ha potuto abbracciare il ragazzo che ha ricevuto dalla figlia dell’uomo il dono più grande: il cuore.
Il ragazzo gli ha porto uno stetoscopio per fargli sentire il suo stesso battito cardiaco, in un momento di profonda commozione per entrambi, come dimostrano le immagini.
Oltre 2.200 chilometri in bicicletta per sentire il cuore della figlia battere nel petto di un’altra persona.

LA CASA A COLORI – LA CAMPAGNA “PER CURARE E PRENDERSI CURA” DEI BAMBINI MALATI DI TUMORE E DELLE LORO FAMIGLIE

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Spot Campagna SMS Solidale 45585 "La Casa a Colori"

Con la voce del nostro più affezionato sostenitore Tullio #Solenghi ecco il bellissimo video ufficiale della Campagna Solidale sostenuta da Responsabilità Sociale Rai "PER CURARE E PRENDERSI CURA" dei #bambini malati di #tumore e delle loro famiglie, #SMS 45585. #LaCasaAColori di Agop Onlus - Associazione Genitori #Oncologia #Pediatrica

Posted by AGOP Onlus - Associazione Genitori Oncologia Pediatrica on Monday, October 22, 2018

I casi di tumori infantili sono in costante aumento: i giorni di ospedalizzazione e degenza in costante diminuzione. Questo doppio fenomeno genera un aumento esponenziale dei day hospital giornalieri con la conseguenza che le famiglie devono necessariamente trovare un alloggio nelle immediate vicinanze dell’ospedale per tutto il periodo del trattamento terapeutico.

La Casa a Colori di A.G.O.P. ONLUS – Associazione Genitori Oncologia Pediatrica rappresenta un primo passo per tornare ad una vita normale, un luogo protetto per consolidare o acquisire tutte le certezze perdute: psicologiche, organizzative, lavorative ed economiche (trasporti, acquisto medicinali, spesa alimentare) permettendo così alle famiglie di dedicarsi completamente alle cure dei propri figli.

Il completamento della struttura garantirà non solo il primo livello assistenziale dei primi due piani dell’edificio già ristrutturati e prossimi ad essere attivati (palestra e studi medici per la riabilitazione, sala multimediale, sala conferenze, ludoteca e giardini) ma anche l’accoglienza prevista nei successivi tre piani dell’edificio.

A.G.O.P. è  un’Associazione di volontariato senza scopo di lucro nata nel 1977 per opera ed impegno di genitori di bambini affetti da tumori e leucemie in cura presso la divisione di oncologia pediatrica del Policlinico A. Gemelli di Roma.

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Tutti i vantaggi di mettere i figli a letto presto (intorno alle 20)

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Cena, eventualmente cartoni animati, lavaggio dei denti, un libro e nanna. Il rituale quotidiano serale di chi ha figli piccoli ha un copione (giustamente) rigido, che lascia poco spazio alla fantasia. Ma sull’orario di messa a letto dei bambini c’è grande varietà: trovi la mamma che si lamenta del fatto che il figlio/a non dorme prima di mezzanotte e quella che allo scoccare delle 20 può dedicarsi ad altro perché la prole dorme beatamente. Chi ha ragione? Premesso che ogni bambino è fatto a modo suo (e dunque anche la quantità di sonno necessaria può essere diversa), uno studio americano, del Penn State College of Medicine, pubblicato sulla rivista Jama Pediatrics, sottolinea i benefici dell’andare a letto presto fin da piccoli.

dal blog di Lara Cuppini

La meteorologa Susie Martin fa le previsioni con il figlio sulla schiena. E il video diventa virale!

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La meteorologa del servizio meteo Praedictix, in America, non vuole rinunciare a essere madre a tempo pieno per fare il suo lavoro. In occasione della settimana del “Babywearing”, la pratica che ora pediatri e associazioni hanno ripreso a consigliarne sia per i benefici del rapporto più intimo che si instaura tra bimbo e madre, ma anche per il fatto che i neonati tendono a essere più sereni e a piangere di meno. Susie ha usato la tipica fasciatura per tenere sulle spalle il suo piccolo: “Ho pensato di portare con me il mio assistente”

“Sfortunatamente l’assistente di Susie sta dormendo mentre lei lavora” è uno dei messaggi ironici mandati in sovrimpressione dalla regia sullo schermo mentre la meteorologa era in studio.

TIC TOC BOOK: Eleonor Oliphant sta benissimo

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“Ecco che cosa provavo: il peso caldo delle sue mani su di me; la sincerità del suo sorriso; il calore delicato di qualcosa che si apriva, nello stesso modo in cui i fiori si schiudono la mattina alla vista del sole. Sapevo che cosa stava accadendo. Era la parte priva di cicatrici del mio cuore. C’era ancora un minuscolo spazio libero…”

Eleonor Oliphant sta benissimo è lo straordinario esordio letterario di Gail Honeyman, in corso di pubblicazione in 35 paesi e già considerato caso editoriale dell’anno. Una storia di forza, dolore e speranza che esprime al meglio ciò che una donna può fare, grazie al suo coraggio e all’aiuto di persone sincere, ricordandosi sempre che l’unica cosa che conta è rimanere fedeli a ciò che si è veramente.  

TIC TOC BOOK: Storie della buonanotte per bambine ribelli 2

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Parte oggi, con uno dei libri più apprezzati dell’anno, la rubrica “Tic Toc Book”. 
C’erano una volta cento ragazze che hanno cambiato il mondo. Ora ce ne sono molte, molte di più! Dopo il successo di “Storie della buonanotte per bambine ribelli. 100 vite di donne straordinarie” tornano le autrici Francesca Cavallo ed Elena Favilli con cento nuove, bellissime storie per ispirare le bambine – e i bambini – a sognare senza confini. Cento nuove avventure, cento nuovi ritratti per ispirarci ancora e dirci che a ogni età, epoca e latitudine, vale sempre la pena di lottare per l’uguaglianza e di procedere a passo svelto verso un futuro più giusto.