Cosa significa Telemedicina

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La Telemedicina rappresenta l’insieme di tecnologie e strumenti che, in ambito medico, possono riguardare un parere, una diagnosi, una prescrizione, il trattamento e il monitoraggio di un paziente realizzato tramite una connessione Internet, strumentazioni e video.

Ormai non sembra più fantascienza, se pensate che già negli Stati Uniti degli anni ’70 alcuni medici usavano un apparecchio televisivo a due vie per inviare i dettagli degli esami neurologici per farle visionare ai loro studenti di medicina. Mentre, la NASA aveva realizzato sistemi di monitoraggio a distanza delle condizioni cliniche degli astronauti impegnati nelle missioni spaziali.

Oggi tutto è agevolato dalla diffusione capillare di computer, tablet e device portatili, che hanno acquisito funzioni sempre più sofisticate, da una nuova generazione di sensori connessi in rete, dallo sviluppo di misuratori portatili, APP, smartphone, piattaforme per videoconferenza che mettono in collegamento diretto con i medici curanti e riducono il numero di visite da effettuare di persona.

La Telemedicina in Italia

Nel nostro Paese la Telemedicina si sta diffondendo molto lentamente: molti ospedali hanno dato vita a progetti-pilota e sperimentazioni, tuttavia manca ancora “una piattaforma integrata di conoscenze, competenze e saperi condivisi dagli stakeholder, dalle istituzioni, dagli enti di ricerca e dalle industrie per condividere un processo lungo, ma assolutamente indispensabile in una sanità che sta cambiando“, per usare le parole del presidente dell’ Associazione Italiana di Sanità Digitale e Telemedicina.

Sono invece molti i software e i tool realizzati da società private, le organizzazioni che come Health Point S.p.A. in stanno investendo in questo campo: la speranza è che – come spesso accade in Italia – il privato funga da traino per il pubblico, soprattutto se si pensa ai notevoli risparmi che la telemedicina potrebbe portare al SSN se fosse adottata in maniera capillare.

Che cos’è una Vacanza Assistita per anziani?

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vacanza assistita per anziani

La vacanza assistita per anziani è la risposta per chi cerca una soluzione di assistenza estiva per se stessi e per i propri cari.

Con la stagione estiva, scegliere una vacanza assistita può essere una valida opportunità di sostituzione del personale badante che deve andare in ferie e un’occasione per i caregiver familiari di prendersi un periodo di pausa, dopo aver prestato aiuto al proprio caro durante tutto l’anno. Concedersi una pausa significa recuperare non solo per sé stessi ma anche per la persona anziana: forza fisica e resistenza psicologica sono alla base delle risorse necessarie da mettere in campo quando si assiste qualcuno.

Per una buona vacanza assistita, è necessario individuare strutture specializzate in grado di offrire soggiorni con soluzioni personalizzate e adeguate al grado di autosufficienza della persona anziana. Infatti, per una vacanza su misura è importante valutare in primis il grado di autosufficienza della persona coinvolta.

Caratteristiche di qualità di una vacanza assistita per anziani Autosufficienti

La vacanza assistita per anziani autosufficienti è un’opportunità per chi voglia beneficiare di un periodo di ferie in piena sicurezza e limitando ogni rischio. In questo caso, alcune caratteristiche delle strutture dedicate al soggiorno hanno parametri fondamentali:

  • essere in prossimità di aree verdi, farmacie e attività commerciali così da consentire una certa autonomia degli ospiti;
  • piena accessibilità degli spazi con le zone reception, ristorante, camere private e gli spazi comuni comunicanti, privi di barriere architettoniche o, in alternativa, dotate di dispositivi per superarle con facilità come pedane, montascale, ascensori per i piani superiori con comandi semplificati, accessi facilitati;
  • camere con dispositivi di emergenza in prossimità del letto e all’interno del bagno per contattare il personale della struttura;
  • bagni “in sicurezza” con tappetini antiscivolo, maniglie di sostegno, docce con entrata facilitata;
  • servizi dedicati come servizio nella stanza, servizio di transfer interno o taxi con convenzione;
  • menù personalizzabili in base alle esigenze dell’anziano (dieta per diabete, ipertensione o allergia alimentare).

Se l’ospite ha problemi di deambulazione o si sposta con la sedia a ruote, è indispensabile verificare che:

  • tutte le aree abbiano accessibilità al 100%;
  • le stanze e i bagni abbiano sufficiente spazio di manovra;
  • che sia sempre in loco personale qualificato pronto all’intervento in caso di guasti e urgenze.

Caratteristiche di qualità di una vacanza assistita per anziani Non autosufficienti

La vacanza assistita per anziani non autosufficienti richiede maggiori attenzioni, non solo rispetto alla struttura, ma anche riguardo ai servizi di assistenza per la persona che necessita di continuità di cure.

Le strutture predisposte devono poter offrire:

  • supporto per le persone con difficoltà a deambulare;
  • personale paramedico per la somministrazione delle terapie su base giornaliera;
  • percorsi di riabilitazione;
  • diete studiate su misura;
  • accompagnamento alle visite con personale specializzato.

L’accoglienza deve tener in considerazione i diversi deficit (visivi, deambulatori, cognitivi, ecc..) che accomunano le persone anziane e deve disporre di personale di accompagnamento qualificato.

In Italia, sono molte le strutture che si stanno predisponendo a questo tipo di offerta e le realtà come B&C Travel che si sono specializzate nell’organizzazione di questi pacchetti vacanza. Se vuoi saperne di più cerca tra

le offerte di Vacanza Assistita per questa Estate 2019

Perchè la mamma è sempre la mamma?

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festa della mamma

 

Nella vita sono poche le persone in cui riponiamo fiducia cieca nel tempo. Non si tratta di una visione pessimistica del mondo, ma di un dato di fatto: per un motivo o per l’altro, molte delle persone che incrociamo lungo il nostro percorso diventano apparizioni fugaci, non tutte si trasformano in amicizie solide e, tante sono quelle che restano conoscenze, neanche troppo durature.

Eppure una certezza esiste: la mamma! La prima persona di cui abbiamo un ricordo, e l’unica forse che non metteremo mai da parte. La grande donna che c’è sempre, a qualsiasi ora del giorno e della notte, che ha il telefono acceso con una suoneria a noi dedicata, quella sempre pronta a dispensare consigli e amore; la persona a cui non importa che tu sia cresciuto e indipendente, perché ai suoi occhi sei sempre un bambino e, in particolare nel nostro Paese, un bambino “che ha mangiato poco!” La mamma è la persona che mette da parte tutta se stessa, i suoi obiettivi ed ambizioni per te e per la famiglia e sa trasformare anche un rimprovero in una carezza, insomma, la mamma è sempre la mamma.

Curiosità sulla Festa della mamma

In Italia l’idea moderna di Festa della mamma arriva negli anni cinquanta, più precisamente nel 1956, per merito di Raul Zaccari senatore e sindaco di Bordighera, che celebrò la festa prima al Teatro Zeni e successivamente al Palazzo del Parco. Due anni più tardi il senatore Zaccari presentò al Senato della Repubblica un disegno di legge per istituzionalizzare la Festa della mamma. 

Pochi sanno che è anche una festa legata alla religione cattolica e, si ha memoria che un giorno del 1957 il parroco di Tordibetto di Assisi, Don Otello Migliosi, celebrò questo evento per sottolineare non solo il valore sociale e biologico della mamma ma anche il suo ruolo trasversale che la rende simbolo di un dialogo tra le differenti culture.

Alcuni motivi per cui “la mamma è sempre una SuperMamma”:

È onnipresente, 24 ore al giorno e 7 giorni su 7, senza beneficio di ferie e festivi

È sempre pronta a consolarci quando ci sentiamo sprofondare nei nostri fallimenti

Gioirà con noi, se non più di noi, dei nostri successi

Non dice quasi mai bugie, e quando le dice sono sempre per una giusta causa

Non ci lascerà mai “morire di fame”

Non importa quanto l’abbiamo fatta grossa, anche se la strigliata è d’obbligo mezz’ora dopo è di nuovo dalla nostra parte

Rinuncerebbe a tutto per noi

Questi sono solo alcuni dei tanti motivi che fanno della mamma un bene prezioso ed inestimabile, che spesso purtroppo rischiamo di dare per scontato!

Nei momenti felici, ricordiamoci di ringraziarle e dimostrar loro il nostro amore, e quando siamo tristi non dimentichiamoci che loro sono lì, perché la mamma è sempre la mamma, tutti i giorni e non solo quando è Festa.

Tanti auguri mamme!

Sicurezza in moto: precauzioni e consigli per spostarsi con le due ruote

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Sicurezza in moto

 

Siamo ormai nel vivo della primavera: le giornate sono sempre più belle, le ore di luce sono aumentate e le temperature si alzano giorno dopo giorno. La voglia di due ruote si fa sempre più forte! Prima di tirare fuori la moto dal garage, però, è importante effettuare gli opportuni controlli per evitare di fermarci a metà strada ma, soprattutto, di trovarci coinvolti in possibili incidenti.

Gli ultimi dati sugli incidenti in moto

L’ultimo rapporto ACI-ISTAT con i dati sull’incidentalità ha confermato come quella dei motociclisti, insieme a pedoni e ciclisti, sia tra le categorie più a rischio sulla strada in quanto più esposta perché sprovvista di protezioni esterne: in Italia nel 2017 sono aumentati gli incidenti fra motociclisti, e purtroppo anche la mortalità (735; +11,9%).

Raccomandazioni per la sicurezza

Controlla gli pneumatici: la pressione deve corrispondere a quella indicata dalla casa costruttrice; l’usura si verifica guardando il battistrada e valutandone, eventualmente con il parere di un professionista, l’affidabilità

Verifica che tutte le luci funzionino: tutte le lampadine dovranno accendersi regolarmente, anche quella degli stop. È importante verificare che i coperchietti copri luci non siano allentati

Controlla l’usura dei freni e il livello dell’olio: il liquido all’interno delle vaschette dei freni deve essere sufficiente, altrimenti va rabboccato, ma non prima di aver sostituito le pastiglie dei freni. I dischi dei freni devono avere un consumo regolare e senza scalinature, né rigature e lo spessore non deve essere inferiore a quello indicato sul disco stesso. Il livello dell’olio motore deve essere sempre sufficiente, mai al di sotto della tacca che indica “min” e mai al di sopra di quella che indica “max”

Fai il check della trasmissione: pignone, catena e corona devono essere controllati perché regolarmente esposti alle intemperie

Ricordati di indossare sempre casco e paraschiena: il casco integrale è la scelta migliore poiché garantisce protezione in ogni situazione e limita al massimo i possibili danni per la testa e il volto in caso di incidenti o cadute. Il paraschiena, invece, riduce del 40% il rischio di lesioni spinali in caso di impatto con l’asfalto

E da un punto di vista assicurativo, quali precauzioni possiamo adottare?

Per proteggere la moto e le persone a bordo e per tutelarsi dai danni che si potrebbero involontariamente causare ad altre persone o ad altri veicoli durante la guida e ricevere copertura per incendio, furto e assistenza in caso di bisogno, ITAS ha pensato alla protezione per te DIMENSIONEAUTO-CICLOMOTORI.

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Dichiarazione dei redditi 2019: documenti necessari e scadenze

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Dichiarazione dei redditi 2019

 

Sei tra quelli che sono obbligati a presentare la dichiarazione dei redditi ma hai dubbi sui documenti che devi avere e sulle scadenze di quest’anno? Ti spieghiamo in 4 punti tutto quello che hai bisogno di sapere per non commettere errori.

1. Cos’è la Dichiarazione dei Redditi

La Dichiarazione dei Redditi è l’atto attraverso cui dichiari i redditi che hai percepito durante l’anno precedente, ossia il 2018.

2. Modelli

  • modello 730 ordinario e modello 730 precompilato;
  • modello Redditi SC, SP e ENC (ex Unico)
  • modello Redditi PF persone fisiche e modello Redditi precompilato PF.

3. Documenti necessari

  • documento d’identità, tessera sanitaria, codice fiscale;
  • dichiarazione dei redditi dell’anno prima;
  • modello CU (ex CUD)
  • dati del datore di lavoro attuale;
  • ricevute acconti IRPEF;
  • spese sostenute nel 2018 (spese sanitarie, istruzione, abitazione ecc.).

4. Scadenze

  • 730 precompilato:

– da consegnare ai sostituti d’imposta entro l’8 luglio 2019;

– invio diretto da parte del contribuente o da parte di CAF  o commercialisti 23 luglio 2019.

  • 730:

– consegna ai sostituti d’imposta 8 luglio 2019;

– invio da parte di CAF o commercialisti  23 luglio 2019.

  • Modello redditi:

– scadenza 1 luglio 2019;

– scadenza telematica il 31 ottobre 2019.

Un patentino contro il bullismo e il cyberbullismo

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Vi raccontiamo di un progetto pilota che, tra i risultati raggiunti, ha dotato i ragazzi delle Scuole Medie di un “Patentino” per l’uso consapevole dello smartphone

“Educazione digitale: contrasto al bullismo e al cyberbullismo” è un’iniziativa fortemente voluta da cittadini, famiglie e ragazzi in età scolare, che ha coinvolto gli alunni e, soprattutto, i loro genitori in un percorso di informazione e formazione sugli effetti e le cause del bullismo e del cyberbullismo.

Ne abbiamo parlato con Roberta Mazzoneschi Presidente del Consiglio Comunale e Delegata al Bilancio e Tributi di Formello, Comune alle porte di Roma, che nell’ambito delle proposte del Bilancio Partecipato dell’Amministrazione comunale, si è fatta promotrice di questo progetto di sensibilizzazione e formazione sui fenomeni legati al bullismo e cyberbullismo, riscontrando da parte dei ragazzi e delle loro famiglie tantissime adesioni.

Che ci sia bisogno di parlare di questo fenomeno, approfondirlo, ma anche, avere maggiori tutele, Roberta Mazzoneschi ne è sempre stata convinta al punto di voler partire da questa esperienza che ha visto come Responsabile del Progetto la Dott.ssa Virginia Ciaravolo, per stimolare un Disegno di Legge nella Regione Lazio che sul tema, ancora, non ha un dispositivo normativo dedicato.

Tutto questo interesse e partecipazione al progetto” ci spiega “è derivato anche dal fatto che si registra una sensazione di distanza tra genitori e figli sul tema“. Dati alla mano, infatti, dal progetto è emerso che sono tantissimi i genitori che hanno dichiarato di avere difficoltà a riconoscere eventuali casi di bullismo che potrebbero riguardare anche i loro figli e molti i ragazzi che hanno dichiarato che, qualora vittime di casi di bullismo, non se la sentirebbero di parlarne in famiglia o con gli insegnanti.

I dati del progetto

Dalla necessità di aumentare consapevolezza, comunicazione e confronto sul tema, è stato ideato questo corso dedicato agli alunni (2^ e 3^ media) e alle famiglie e professori dove esperti di Psicocriminologia, Psicologia, referente scolastico al bullismo, Polizia Postale e Tecnici del web, hanno illustrato a 360° gli effetti dell’uso improprio del web e dei social, le conseguenze di quando si pubblicano foto private, la forza deflagrante che può avere la “viralità” nella diffusione di immagini su internet.

Il percorso ha permesso ai ragazzi di comprendere come diventare “autori consapevoli” di contenuti e messaggi veicolati su smartphone e siti web, responsabilizzandoli ad una maggiore attenzione per sé stessi e per gli altri. Troppo spesso, alcune pubblicazioni e condivisioni sono il frutto di leggerezza e “divertimento tra ragazzi” e diventano, invece, armi contro i ragazzi stessi, strumenti in grado di devastarne l’equilibrio e il rapporto con gli altri, generatori di sofferenza e disagio.

1 scuola, 300 ragazzi, 100 genitori e 20 ore di attività per arrivare tutti insieme a comprendere in che modo usare le nuove tecnologie e la rete, come relazionarsi e collaborare se ci si trova di fronte a casi di bullismo, come può intervenire la famiglia, la scuola e il gruppo e, infatti, ricordiamoci sempre: il bullo esiste perché esistono intorno ruoli che lo sostengono e gruppi che lo sopportano! 

I ruoli connessi al bullo e al bullismo

Il bullo è chi primo realizza l’azione violenta, è il più attivo e non solo compie l’atto concretamente ma, allo stesso tempo, incita altri ad unirsi

L’aiutante del bullo è un passivo seguace, aiuta il bullo a compiere l’azione violenta. Non prende mai l’iniziativa ma offre comunque un pedissequo supporto al bullo

Il sostenitore del bullo è chi offre al bullo feedback sempre positivi semplicemente osservandolo, ridendo e incitandolo a continuare. Il sostenitore non aiuta il bullo operativamente, ma ne alimenta l’azione

I gruppi dei pari possono avere conseguenze positive e negative sullo sviluppo di alcune dinamiche, se restano passivi accentuano le possibilità di prevaricazione, se intervengono isolando il bullo e sostenendo la vittima, possono offrire una “spalla al cambiamento”.

Punto di forza del progetto è stato anche quello di far capire che anche il bullo è una vittima e, come il bullizzato, va messo nelle condizioni di affrontare il proprio disagio, magari iniziando un percorso insieme alla famiglia.

Insomma, l’esperienza e i dati ci confermano che non è quasi mai solo una questione tra bullo e vittima, ma tutti giocano un ruolo intorno alla situazione, alimentando o limitando questa brutta pratica. 

“Desidero leggere quanto fatto con questo progetto come l’occasione che forse in tanti aspettavano da tempo ed il mio auspicio è quello che ragazzi e genitori possano proseguire in famiglia il lavoro iniziato insieme a scuola!” queste le parole conclusive della Presidente Mazzoneschi.

Quando cambiare le gomme invernali?

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Quando cambiare le gomme invernali

 

Sapevate che un’apposita Ordinanza stabilisce il periodo di utilizzo delle gomme invernali e estive?

Per l’anno 2018-2019 l’obbligo di montare le gomme in inverno è scattato il 15 Novembre scorso, mentre, per la sostituzione con quelle estive, sia nei centri abitati che in montagna, la data è il prossimo 15 Aprile. 

Adeguare le nostre auto con gli opportuni pneumatici è, non solo, una disposizione del Codice della Strada, ma anche una reale necessità pratica! Infatti, i cambi di temperatura legati al mutare delle stagioni provocano variazioni che incidono sulle gomme, con conseguenze potenzialmente dannose per le stesse e per la nostra incolumità (e quella degli altri!).

Cosa succede ai nostri pneumatici…

…quando la temperatura scende: i pneumatici invernali, contenendo una quantità maggiore di gomma naturale, interagiscono meglio con il fondo stradale e sull’aderenza allo stesso. Grazie alla loro specifica mescola, creata per l’inverno, garantiscono flessibilità anche a temperature sotto i 7°C. Nei blocchi del battistrada hanno un profilo con migliaia di scanalature molto sottili (i cosiddetti “sipes”), in grado di drenare meglio l’acqua e prevenire il fenomeno dell’aquaplaning. Queste caratteristiche sono estremamente utili anche per circolare su neve, fango e ghiaccio.

quando fa molto caldo: i pneumatici estivi offrono prestazioni migliori perché la loro mescola è prodotta per restare relativamente dura e ammorbidirsi con le temperature più miti. Si adattano principalmente a fondi asciutti e, anche se questi pneumatici potrebbero affrontare la maggior parte delle condizioni climatiche, con temperature troppo basse tendono ad irrigidirsi, diventando più fragili, fino a rischiare di spaccarsi.

Cosa succede a noi se non cambiamo i pneumatici quando previsto

Chi viaggia con pneumatici non adatti è punito con una multa da € 85,00 a € 1.695,00 a cui potrebbe aggiungersi il ritiro del libretto di circolazione. Alle sanzioni si aggiunge il rischio di percorrere strade trafficate o meno, senza le necessarie precauzioni di sicurezza!

Cosa fare per non sbagliare

Fare attenzione alla Carta di circolazione, lì è indicata la sigla corrispondente al tipo di gomma da montare (sulle ruote ci dev’essere lo stesso pittogramma o marcatura) e, per ricordarlo in tempo: entra nella tua Area Riservata ITAS e clicca su Manutenzione e Prevenzione, potrai programmare il promemoria direttamente sul tuo smartphone!

Gite e viaggi in auto più sicuri, cosa fare se urtiamo un animale selvatico?

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assicurazione auto

 

Con la nuova stagione la natura vive lentamente il disgelo: nascono i fiori sui prati, sugli alberi sbocciano le gemme e le temperature più miti permettono a tantissimi animali di risvegliarsi dal lungo letargo.

Anche in noi si riattiva la voglia di stare all’aria aperta, metterci in viaggio alla scoperta di mete fuori città e immergerci in una natura che disegna nuovi scenari! Nelle nostre gite dobbiamo tener presente, però, di spostarci in modo sicuro e, soprattutto per chi vive in territori boschivi o di montagna, ricordarci che i nostri amici animali vivono la Primavera come una stagione di ripresa per tutte le loro attività: la ricerca di cibo, l’accoppiamento, la cura della prole, questi e nuovi stimoli li portano a spostarsi più spesso e a rischiare di finire, purtroppo, sulle nostre strade causando incidenti con danni per noi e per loro.

Gli ultimi dati di incidenti con un animale

Gli ultimi dati utili dell’Osservatorio ASAPS Associazione degli Amici della Polizia Stradale registrano 155 incidenti significativi (solo quelli con persone ferite o decedute) che hanno coinvolto animali. In 138 casi l’incidente è avvenuto con un animale selvatico e in 18 con un animale domestico; 123 incidenti sono avvenuti di giorno e 32 di notte e, di questi, 145 sulla rete ordinaria e 10 nelle autostrade.

Come accertare le Responsabilità in caso di incidente

In caso di sinistro o incidente con un animale selvatico l’individuazione del responsabile può non essere semplice, in quanto, se l’animale investito è un animale domestico, la responsabilità ricade sui proprietari (art. 2052 c.c.) salvo il proprietario non riesca a dimostrare di aver messo in atto tutte le misure di custodia possibili. Per i cani l’obbligo di microchip consente di risalire al proprietario e, se non ha il microchip, la responsabilità risale al Comune, perché a tale Ente fanno capo i cani randagi.

Per gli animali selvatici le cose si complicano notevolmente, le leggi (N. 968/77 e 152/92) considerano la fauna selvatica patrimonio indisponibile dello Stato, ma l’art. 117 della Costituzione sulla tutela della fauna selvatica e della caccia è di competenza delle Regioni (delegata alle Province, poi abolite) e in base quindi all’art. 2043 c.c. sono le Regioni che devono adottare tutte le misure di competenza per evitare che la fauna selvatica arrechi danni a cose o a persone.

L’individuazione tra le due aree di competenza è fondamentale, sia per gli aspetti amministrativi che per i risvolti gestionali che ne conseguono.

Cosa fare per limitare i danni?

Per proteggere l’auto e le persone a bordo e tutelarsi dai danni che si potrebbero involontariamente causare dall’urto con animali selvatici ITAS ha previsto DIMENSIONE AUTO con la garanzia urto con gli animali selvatici.

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I comportamenti Eco-quotidiani

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comportamenti eco-quotidiani

“Una società vivibile soddisfa i suoi bisogni senza ridurre le prospettive della generazione successiva”

Ogni venerdì i ragazzi ci ricordano che siamo gli artefici del nostro destino

e che tutto dipende da noi. I dati sono allarmanti e le coscienze scosse, questo è il momento di cercare le soluzioni e applicarle, anche solo nel nostro quotidiano: possiamo cambiare e possiamo dare l’esempio agli altri, ai nostri figli, a chi non ci crede che sia possibile!

Vivere con dignità, nell’eguaglianza, nel rispetto degli animali e della natura, mettendoci “di lato” e non nel solito approccio antropocentrico che ha modificato il sistema nel quale viviamo, rendendo il Mondo una brutta proiezione delle nostre esigenze.

Comportamenti eco-quotidiani

Facciamo la raccolta differenziata

Abbattiamo i consumi

Rinunciamo alla macchina il più possibile

Non sprechiamo cibo

Sono queste le mosse giuste per contribuire al pianeta, non richiedono tanto sforzo, fanno bene a noi e lasciano un segno che, con l’impegno di tutti, trasforma il meno, in più!

 

Pulizie di primavera: attenzione agli incidenti domestici…e ai vicini!

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Pulizie di primavera

 

La primavera è sempre un momento di rinascita e come le rondini che in stormi tornano verso i paesi caldi, anche noi ci accingiamo a vivere questa stagione sempre più desiderosi di sole, luce e calore. Ci sentiamo rinvigoriti e pieni di energia, pronti a trasmettere questa nuova forza vitale a chi ci circonda e perché no, anche alla nostra casa!

Nel buddismo si dice che “la casa è lo specchio dell’anima” perché rappresenta la nostra personalità, e spesso, anche il nostro stato d’animo. Così, se vogliamo trasformare noi e i nostri spazi, in questo periodo dell’anno non ci resta che armarci di coraggio e volontà e dedicarci alle pulizie di primavera!

Curiosità

La tradizione delle pulizie di primavera è stata ripresa dall’usanza ebraica di pulire casa in corrispondenza della Pesach (Pasqua). Per i cristiani, le pulizie sono state collegate al sacramento della Confessione e il modo per liberarsi simbolicamente dal peccato, scacciando il diavolo a colpi di scopa, fin quando, la Chiesa non le ha prescritte direttamente con il nome di “pulizie dell’Acqua Santa”. 

Tuttavia… le pulizie di primavera vengono fatte anche senza avere necessariamente avere alla base motivazioni religiose, perché rappresentano un momento in cui la pulizia scrupolosa e la liberazione da oggetti non più utili o indesiderati permettono di accogliere al meglio la nuova stagione, il passaggio dall’inverno alla primavera, o più in generale, il cambiamento visto in chiave positiva. Pensate a quanto successo abbia avuto “Il magico potere del riordino” di Marie Kondo, bestseller di fama mondiale, con oltre 4 milioni di copie vendute e pubblicato in più di 30 paesi in cui insegna la cultura e la disciplina alla base di questa pratica.

E quindi… spalanchiamo le finestre, facciamo entrare aria fresca e i profumi degli alberi in fiore, mettiamo a soqquadro gli armadi per dar voce ai colori vivaci del guardaroba primaverile! Spolveriamo mobili, piani e pavimenti, usiamo la lavanda, il bergamotto o i fiori di pesco, occupiamoci del giardino, riattiviamo il nostro pollice verde e ridiamo linfa alle piante e alla nostra anima.

C’è un però… in questo svolazzare tra piumini da spolvero e metamorfosi mistiche, possiamo finire per essere distratti, incauti e mandare tutto all’aria come un elefante in una cristalleria, con risultati disastrosi: il sapone alla lavanda per il balcone che diventa shampoo per la signora del piano di sotto; i vasi di fiori rinvigoriti che rovinano miseramente sulla statua di marmo del vicino, famoso per le sue lamentele e fonte di numerosi e conseguenti rischi.

Ebbene… non permettere a nulla e nessuno di rovinare i tuoi buoni propositi, investi le tue energie in modo positivo e ottieni il massimo dei risultati: ai vicini brontoloni e ai tuoi “incidenti domestici” ci pensa HABITAS+, una polizza pensata non solo per proteggere dai danni la casa e il suo contenuto,  ma anche per tutelarsi dai danni che involontariamente possono essere causati a terzi.

HABITAS+ è un prodotto ITAS MUTUA. Prima della sottoscrizione leggi il set informativo disponibile in agenzia o su gruppoitas.it.